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Teatro a Pedali

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16 luglio 2023 594 parole

Ho partecipato a Piossasco (TO) alla terza edizione del “Teatro a Pedali”, una interessante iniziativa che associa degli spettacoli di musica e arte con la generazione di energia da parte del pubblico, sufficiente ad alimentare l’impianto di audio e luci dell’evento.

Ai lati della platea erano installate 14 biciclette su dei rulli, ognuna collegata ad un sistema di generazione di elettricità connesse ad un sistema di accumulo. Durante gli spettacoli, il pubblico è libero di alternarsi alla “guida” delle 14 biciclette e abbiamo visto le postazioni occupate per la maggior parte del tempo. Mi sono goduto la serata come tutti gli altri, ma quando è stato (giustamente) detto che una persona pedalando può produrre dai 20W ai 200W e che “il teatro a pedali può produrre 3kW[h] in un’ora”, non ho potuto astenermi dal fare 2 calcoli…
Potenzialmente questo è vero (con una bici in più): 200W * 15 (bici) = 3000W = 3kW. Questa è la “POTENZA installata” del sistema. 3kW è lo standard di potenza classica del contatore di casa o di un impianto fotovoltaico domestico, che può passare normalmente nel 99% dei cavi elettrici delle strutture residenziali.
Il fatto è che (tranne i ciclisti professionisti) difficilmente 200W vengono raggiunti dalla gente comune, e solo per un tempo molto breve! Questo è stato parzialmente specificato, dicendo che a 200W ci arriva un “Chiappucci” (storico ciclista italiano anni 90’).
Anche qui si deve ben distinguere tra “l’attimo” e “la costante”.

Personalmente vado in bicicletta (da corsa) e faccio qualche migliaio di km l’anno, mi ritengo un ciclista scadente ma mi prendo le mie soddisfazioni! Durante il teatro a pedali ho pedalato per 20 minuti, il display segnava in media intorno ai 50W che sono riuscito a mantenere con relativa costanza durante tutto il periodo.
Mentre mi godevo lo spettacolo sbirciavo anche i display dei miei “Co-generandi”, persone di varie età e genere e generalmente valori erano mediamente più bassi dei miei. Alcuni provavano a fare una “frullata”, riuscendo a sfiorare i 100W/120W ma il display lo segnava solo per pochi secondi, dopodiché si tornava a 20W, 30W se non a 0.
Il concetto è che, pur avendo introdotto correttamente i numeri potenziali del sistema, la realtà della generazione muscolare è ben lontana dalla realtà in termini di energia prodotta.

Una buona stima, direi generosa, sull’intera ora di potenza media mantenuta sarà più vicina ai 20W che a 200W. Ciò significa 280 W medi (20W*14 biciclette) contro i 3000 W dichiarati.

L’iniziativa è lodevole ed il solo parlare di energia e dare qualche numero è un passo avanti rispetto alla quasi completa assenza di consapevolezza su questi temi. In questo caso l’errore è di un ordine di grandezza, uno zero che fa la differenza.

La nostra battaglia è quella di fornire dei metri di comparazione: il biglietto dello spettacolo è costato €18, in euro sappiamo contare benissimo, “sbagliando” di uno zero costerebbe €1,80 oppure €180, cifre che ci sembrano assurde: sembrerebbero così assurde anche quando si parla di Energia? Quando raffiniremo la nostra sensibilità energetica, e saremo in grado di comprendere chiaramente gli ordini di grandezza dell’energia nelle nostre abitudini, allora anche i nostri comportamenti potranno evolversi.

PS. Altra lodevole iniziativa del festival è quella di scontare 2€ sul prezzo di ingresso a chi arriva alla manifestazione in bicicletta. 2 euro corrispondono grossolanamente al costo del carburante (un litro) necessario per percorrere 15 km. L’energia incorporata in un solo litro di benzina è di circa 9,6 KWh, quel che possono produrre pedalando per un’ora 450 spettatori… Già, solo in un misero litro di benzina.