Quasi due anni fa ne avevamo parlato in questo post: il Governo italiano ha speso circa 4 milioni di euro del PNRR per sensibilizzare e formare le persone sui temi dell’ambiente attraverso un sito web.
Insomma, un po’ quello che cerchiamo di fare noi al costo di circa 100 euro l’anno.
La questione merita un aggiornamento. Purtroppo nello scrivere questo spuntino avremmo voluto astenerci da valutazioni e limitarci ai fatti ma l’abbondanza di risvolti tragicomici ce lo impedisce.
Prima di tutto l’equazione 4 milioni di euro = sito web, che da sola dovrebbe valere almeno una decina di interrogazioni parlamentari.
Vabbè. Contiene un sacco di contenuti ci si dirà: 133 podcast e 102 video (ad oggi), ricchi di ottimi consigli ed informazioni utili.
Ok. Ecco qualche titolo dei podcast: “Installa valvole termostatiche”, “non lasciare le finestre aperte troppo a lungo”, “Non coprire i radiatori”, “Acquistare prodotti sfusi per evitare imballaggi inutili”, “Cibi preconfezionati, precotti o già pronti: sono buoni?”, “Leggere le etichette anche in vacanza, le creme solari”, etc.
C’è poi la corposa serie di podcast “Sport e Ambiente”, in cui l’ambiente (non credo di esagerare) funge da cartonato a lato di una rappresentazione di luoghi comuni, buoni sentimenti, retorica no limits e disorientamento. Invitiamo all’ascolto per rendersi conto.
102 dei podcast prodotti sono stati poi convertiti in video, disponibili sul canale youtube del MASE che, con i suoi 826 iscritti rende onore al nome (Ma… Se…).
Questi video totalizzano da 5 visualizzazioni (“Installa valvole termostatiche”) fino a 5500 (“L’economia circolare spiegata bene”), con un media, a occhio e croce, di circa 300 visualizzazioni a video. Per fare un confronto, i video di Geopop totalizzano normalmente intorno a 600.000 visualizzazioni, arrivando a oltre 4 milioni di visualizzazioni.
E dare 4 soldi per fare questo lavoro (se non a noi che effettivamente abbiamo 4 followers…) almeno a Geopop che già si occupa di divulgazione scientifica?
Ma ciò che è più sconfortante, dal nostro punto di vista, è la banalità, il livello dei contenuti proposti. Qui sotto un esempio.
La questione è: il livello è così basso perché “adattato” al livello della cittadinanza oppure perché basso è il livello di chi li ha realizzati? Speriamo, in fondo, nella seconda ipotesi.
A margine: quando il sito è stato creato il Ministero si chiamava “MITE” e l’indirizzo web era culturaeconsapevolezza.mite.gov.it; successivamente il Ministero ha cambiato nome in “MASE” e l’indirizzo web è diventato culturaeconsapevolezza.mase.gov.it. E’ ora impossibile raggiungerlo con il vecchio nome: non è stato predisposto il reindirizzamento al nuovo sito.
Forse hanno esaurito i fondi per farlo.
Per chi volesse monitorare lo stato di avanzamento (attualmente al 4%) della misura PNRR Investimento 3.3 – Cultura e consapevolezza su temi e sfide ambientali (e le altre misure del PNRR) consigliamo di consultare il sito di monitoraggio di Openpolis