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Acquistare legna per scaldarsi: quanta energia contiene?

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7 febbraio 2024 462 parole

Inverno, periodo di massimo consumo energetico dovuto al riscaldamento delle nostre abitazioni, ad oggi con una buona varietà di sistemi a seconda della disponibilità tecnologica e geografica. Tralasciando per il momento i più moderni sistemi di riscaldamento, il più classico è sicuramente la combustione della legna.

Anche qui ci sarebbero vari metodi, dai camini aperti, chiusi, termocamini, stufe piccole, grandi potager fino a vere e proprie caldaie a legna, a fuoco classico o rovesciato e con sistema di recupero dei fumi. Ognuna di queste con la propria efficienza e quindi la propria capacità di ottimizzare la combustione generando calore per i nostri ambienti.

In questo breve post ci concentreremo solamente sulla materia prima, cioè la legna vera e propria che ha un proprio potenziale energetico quantificabile a prescindere dal sistema di combustione.

In questa serie di tabelle tratte da una presentazione della Regione Piemonte sull’argomento, e da uno dei vari articoli trovati sul web, si possono trarre varie conclusioni

  1. È di fondamentale importanza la stagionatura della legna. Infatti, a parità di peso, il contenuto energetico della legna fresca (abbattuta e tagliata di recente) è poco più della metà rispetto a quello della legna secca ( 2 o più stagioni di riposo prima della combustione).

    Tempo di stagionatura della legna da ardereM contenuto idrico (%)Potere calorifico (kWh/kg)
    Legna appena tagliata50-602.0
    Legna dopo una stagione estiva25-353.4
    Legna dopo due stagioni estive15-254.0

    In questa tabella si fa riferimento al contenuto idrico (M%), simile, ma non uguale alla % di umidità della legna.
    Qui schematicamente spiegato:

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  2. Anche al momento dell’acquisto, bisogna prestare attenzione al già nominato contenuto idrico (M) in quanto, se compriamo legna a peso, questo determinerà il costo dell’energia che stiamo acquistando.
    Acquistando legna “stagionata” a 15€/quintale con un contenuto idrico M del 20%, con 15€ abbiamo acquistato 400kWh di energia, ad un prezzo quindi di 0,038€/kWh, o 38€ al MWh.
    Acquistando legna a 15 €/quintale con un contenuto idrico M del 50%, con 15€ abbiamo acquistato 200-250kWh ad un prezzo quindi di 0,067€/kWh, o 67€ al MWh.

  3. Non c’è grossa differenza tra i vari tipi di legna.
    Il potere calorifero si aggira intorno ai 4kWh/kg per le più classiche varietà di legna da ardere (legna secca):

    Poteri calorifici (kWh/kg)Specie legnose
    4.0Faggio
    4.1Pioppo, Acero, Robinia, Olmo
    4.2Frassino, Quercia
    4.3Larice
    4.4Pino, Douglasia
    4.5Picea, Abete

    Varierà invece la densità, e quindi il peso a parità di volume dei vari tipi di legna

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    L’articolo che abbiamo citato fornisce ottime informazioni sul contenuto energetico della legna, ma non fa considerazioni sull’efficienza dell’impianto di combustione. Senza questo dato, è difficile fare un confronto completo tra una soluzione di riscaldamento basata su legna da ardere e, ad esempio, un classico riscaldamento con caldaia a gas.