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Bibite gassate: l’analisi del loro contenuto energetico realizzata in EmCoin

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8 febbraio 2024 206 parole

Nell’ambito del progetto Emcoin sono stati analizzati i prodotti di alcune aziende che hanno voluto collaborare con Resconda nella determinazione dell’energia accumulata nei loro prodotti: l’energia richiesta per la realizzazione del prodotto e la sua messa a disposizione del consumatore. Tra i prodotti analizzati ci sono state delle bibite gassate, vendute in lattina ed in bottiglia di PET. L’analisi ha portato dei risultati interessanti:

  1. Innanzitutto per quanto un’azienda di quel genere possa adottare rigorosi e stringenti protocolli di sostenibilità ambientale, usare solo energia da fonte rinnovabile autoprodotta e quant’altro, tutto ciò pesa molto poco sul contenuto energetico e l’impatto ambientale del prodotto, l’azienda considerata infatti ha fatto tutto ciò, ma la quota di energia da fonte rinnovabile incorporata nel prodotto resta molto bassa:
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    Quello che invece pesa veramente nel contenuto energetico del prodotto è il packaging:
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  2. Tra gli ingredienti è lo zucchero quello che pesa energeticamente di più:
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A margine, ogni italiano in media oggi consuma 27 kg di zucchero all’anno, alla fine del ‘700 nel Regno di Napoli ogni persona ne consumava annualmente circa 400 grammi.

Se poi bisogna scegliere tra lattina in alluminio e bottiglia in PET quest’ultima è certamente da evitare (senza considerare l’impatto ambientale del rifiuto, assai più elevato per il PET)

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