La benzina dall’aria, finalmente

kWh
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9 agosto 2025 550 parole

Tra le nostre varie fonti di notizie e spunti per trattare di temi energetici, siamo capitati su questa startup che promette di essere sul punto di industrializzare un sistema di produzione domestica di benzina che richiede come soli ingredienti acqua e aria. Wow, un claim veramente impressionante! Ma in presenza di notizie così clamorose, preferiamo studiare un po’ l’argomento.

Partendo dalle FAQ sul sito dell’azienda, vediamo una prima risposta alla domanda che subito nasce nella testa di chi è abituato a “maneggiare” energia: OK, ma quanto mi e-costa? Traducendo la loro risposta: “il sistema punta a raggiungere un’efficienza di conversione complessiva (end-to-end) del 50%, a regime di produzione. Con una tale efficienza, servono 75 kWh per produrre 1 gallone di benzina al giorno”. I conti tornano, dato che 1 gallone di benzina ha un contenuto energetico di circa 36 kWh.

Peccato, non sono state scoperte nuove leggi della fisica e non abbiamo la nuova fonte infinita e gratuita di energia.
Vediamo però come questa tecnologia si pone rispetto ad altre forme, con particolare focus sull’applicazione alla mobilità (visto che la benzina di fatto viene perlopiù usata per i motori dei veicoli).

In questa analisi consideriamo un uso immediato della fonte di energia, trascurando i costi energetici connessi allo stoccaggio, che impattano in particolare nel caso dell’elettricità e (soprattutto) dell’idrogeno, meno nel caso delle benzine.

Partiamo dal dato di base: qual è l’efficienza energetica nella produzione di 1 gallone di benzina da fonte fossile tradizionale (petrolio)? Prendendo ad esempio questa fonte, il dato del 2019 ci dà un valore di 68% (411/606). Un po’ meglio del sistema aria+acqua, ma si tratta di eliminare le fonti fossili, qualche sacrificio lo dovremo pur fare, no?
Per confrontare varie tipologie di fonte energetica per locomozione, prendiamo l’efficienza complessiva “well-to-wheel” (W2W), considerando quindi anche l’efficienza del motore utilizzatore del “carburante” (in senso lato).
Per un motore endotermico, possiamo considerare ottimisticamente un 30%. Avremo quindi un’efficienza W2W del 15% per il nostro sistema aria-acqua, contro un 20.4% per la benzina fossile.

Considerato che questo sistema ha come fase intermedia la produzione di idrogeno, sembra sensato confrontarlo con le celle a idrogeno, altra fonte di propulsione di veicoli. In questo caso, la letteratura ci dà un range tra il 22 e il 29 percento di efficienza W2W – nello scenario migliore di elettrolisi dell’acqua con energia elettrica da fonte rinnovabile. Prendiamo agnosticamente un valore intermedio di 25.5%.

Un ultimo termine di confronto è ovviamente la propulsione elettrica.
Anche qui il range di variabilità è ampio, e dipende principalmente dal mix energetico con cui è prodotta l’elettricità che va a caricare le batterie. Valori medi vanno dal 20% – nel caso di fonte fossile – a un 55% per fonte rinnovabile.

Riassunto dei valori di efficienza W2W stimati.
Tipo di propulsioneEfficienza W2W (%)
Benzina aria-acqua15
Benzina fossile20.4
Celle a idrogeno25.5
EV - elettricità da fossile20
EV - elettricità da rinnovabile55

Al di là del fatto che il sistema in esame sembra performare peggio di tutti i concorrenti analizzati, quello che ci preme evidenziare, per concludere, è il contrasto con i toni sensazionalistici del social media marketing messo in piedi dall’azienda e quella che è la realtà dei fatti, che può essere scoperta solo spendendo molto più dei settanta secondi di video promozionale.