Il lato fondente del cioccolato

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6 aprile 2024 353 parole

Il Presidente Mattarella nei giorni scorsi ha visitato la Costa D’Avorio: ce lo immaginiamo che beve una bella tazza di cioccolata con il Presidente Outtara, mentre lo staff lima i vari accordi di interscambio commerciale, con l’ENI e altro. La Costa d’Avorio - insieme al Ghana - fornisce due terzi dell’intera produzione mondiale di cacao. La coltivazione del cacao è la principale causa di deforestazione nell’Africa occidentale e negli ultimi 20 anni ha distrutto il 37% della foresta primaria esistente in Costa d’Avorio, la cui consistenza si è ridotta addirittura del 90% rispetto al 1950. E vogliamo ricordare agli ingenui amanti della compensazione dei danni che piantare alberi non compensa per nulla la distruzione della foresta primaria... Nonostante ciò, la crescita continua della domanda di prodotti agricoli da parte del mega-organismo umano causa ulteriore deforestazione, che l’anno scorso si è aggirata attorno ai 3,7 milioni di ettari (cosa vorrà mai dire? Beh, più o meno la distruzione di una foresta grande come Veneto ed Emilia Romagna messe insieme).

L’energia incorporata in un kg di cioccolato (lo scoprirai con la nostra App) è di 12,91 EmCoin (kWh/kg), un valore non particolarmente alto ma neanche trascurabile (simile a quello del cibo confezionato). Il 70% di tale valore è legato proprio alla coltivazione del cacao.

Diverso il discorso per il caffè, altro protagonista assoluto sia della tradizione torinese che della deforestazione mondiale (in questo caso in particolare in sud-America ed estremo oriente): nella forma in capsule totalizza ben 35,75 EmCoin, ma nella forma solubile e decaffeinata raggiunge i 77,02 EmCoin, svettando in cima alla classifica degli alimenti a maggior impatto energetico (per kg), tallonato tuttavia dall’avocado “ready to eat” (via aerea), che totalizza 72,04 EmCoin.

Va detto che nella classifica dei prodotti agricoli che sono causa di deforestazione cacao e caffè non arrivano al podio, poiché sono preceduti (di diverse lunghezze) dall’olio di palma e dalla soia - che insieme causano due terzi della deforestazione globale - e ancora dagli alberi da legno.

Cioè quando gustiamo un bel caffè con nutella, magari macchiato al latte di soia, si può dire che stiamo mangiando la foresta primaria