A partire dal 1993 l’Unione Europea ha introdotto una serie di direttive (cd. Euro 1, 2, 3, n…) ed altri provvedimenti volti a ridurre le emissioni del traffico automobilistico. La stessa Unione rileva tuttavia come le emissioni in questione siano aumentate del 25% tra il 1990 ed oggi, a fronte di una netta riduzione di quelle prodotte da altri settori (climatizzazione edifici, produzione di energia, agricoltura, industria). Come è possibile? Beh, nel 1990 c’erano in Europa 163 milioni di auto, nel 2023 erano circa 255 milioni: le politiche comunitarie hanno certo contribuito a promuovere la vendita di auto a minori emissioni (con gran beneficio dell’industria automobilistica), ma molte delle vecchie auto hanno continuato a circolare per cui il totale delle emissioni è cresciuto. In questo come in altri casi il tema della tutela ambientale è stato declinato in sede europea soprattutto nella direzione del sostegno alla produzione ed alla crescita economica.
Se si volesse veramente adottare delle politiche di tutela dell’ambiente nel settore della mobilità, bisognerebbe adottare anche altri provvedimenti, ad esempio limitando la potenza, il peso o la velocità delle auto (provvedimenti semplici, a costo zero e sicuramente di grande efficacia sia in ordine alla tutela dell’ambiente che nella riduzione dei morti e feriti sulle strade, ma poco attraenti per i consumatori e per le case automobilistiche). Da parte loro i consumatori potrebbero tuttavia intervenire sul colore delle auto…
Secondo alcuni studi, un’auto grigio chiaro metallizzato oppure bianca consuma in media il 2% di carburante in meno di un auto nera, in ragione del minore uso del condizionatore in estate. Con il cambiamento delle temperature in corso questa percentuale è destinata ad aumentare. Approssimando, se le auto fossero tutte chiare, in Europa si risparmierebbero circa 4 MILIONI DI tonnellate di carburante, con un contenuto energetico pari a 40.000 TWh (255 milioni di automobili x 12.500 km/anno di percorrenza media x 6,5l di carburante per 100 km a 10 kWh/litro).
Ovviamente il discorso è diverso per le auto elettriche di colore chiaro, che hanno un minor costo energetico per il condizionamento estivo ma maggiori costi per il riscaldamento invernale (per le auto a motore endotermico il riscaldamento è in un certo senso “gratis” poiché inevitabilmente gran parte dell’energia del carburante si trasforma in calore…
In tema di consumi, grazie al progetto Mile21 finanziato dall’Unione Europea, è possibile verificare sul sito web la differenza tra consumo dichiarato dal produttore e consumo reale di numerosi veicoli in commercio, con differenze fino a quasi al 50% rispetto al dichiarato per alcune case automobilistiche particolarmente disinvolte.