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Gas, elettrico tradizionale o induzione?

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4 giugno 2023 471 parole

Come anticipato riprendiamo il tema “energia in cucina”, per vedere se la tecnologia può darci una mano a ridurre il budget energetico.

Sul funzionamento del fornello a gas non c’è molto da spiegare, le piastre elettriche tradizionali funzionano per il noto principio di resistività elettrica dei materiali mentre meno noto è il sistema di funzionamento della piastra induzione1.

La piastra a induzione ha due vantaggi immediati:

  1. si scalda solo la pentola e non ci sono dispersioni di calore nell’aria, come ad esempio accade con il gas;
  2. risulta più sicuro (meno possibilità di scottarsi e di incendi) e “salutare” (venendo meno la combustione, l’ambiente domestico ne beneficia con meno scarti potenzialmente nocivi, quali ad esempio il biossido di azoto).

In questo articolo di qualenergia trovate una esaustiva lista di pro e contro.

Noi ci limitiamo al dato più immediato: l’efficienza energetica. Come analizzato da EPRI (istituto di ricerca sull’energia elettrica della California Energy Commission), l’efficienza di un sistema a induzione è tipicamente doppia rispetto al fornello a gas.
Se prendiamo quindi un fattore x2 per l’efficienza, l’energia alla fonte necessaria a bollire la stessa quantità di acqua sarà la metà. Considerando il piatto di pasta da cui siamo partiti, la cottura a induzione richiederà la metà dell’energia: 0.31kWh con metodo tradizionale (invece di 0.61), 0.25kWh con metodo “Parisi” (invece di 0.50).
Il risparmio relativo tra le due tecniche di cottura rimane, chiaramente, invariato (-18% con il metodo Parisi).

Stiamo considerando solo il risparmio di energia sul processo di cottura, tuttavia ogni oggetto porta con sé dell’energia “embedded” che, per via del maggior numero e complessità di componenti, sarà quasi certamente più alta per la cucina a induzione rispetto al fornello a gas tradizionale. A questo e-costo si aggiunge il fatto che la durata di una piastra a induzione è inferiore rispetto al fornello tradizionale (vedi articolo di qualenergia).

Visti quindi i vantaggi, perché tutte le nuove cucine non vengono dotate di un piano a induzione? Ciò che ancora fa pendere l’ago della bilancia verso il gas sono i maggiori costi del kWh elettrico rispetto a quello del gas e soprattutto l'infrastruttura: oltre al costo dell’elettrodomestico in sé - ancora oggi circa doppio rispetto all’equivalente a gas - anche il passaggio a un contratto/contatore con potenza nominale più alta (ed il tempo necessario al gestore della rete per la trasformazione, che talvolta richiede mesi…).


  1. La tecnologia delle piastre ad induzione si basa su uno dei principi fondamentali dell’elettromagnetismo, ovvero la seconda equazione di Maxwell anche nota come legge di Faraday: sottoponendo un oggetto conduttore (metallico) a un campo magnetico variabile è possibile generare all’interno del materiale una corrente elettrica. Per un’altra proprietà fondamentale, la più ben nota legge di Joule, questa corrente genera calore e quindi riscalda, potenzialmente anche molto, il materiale attraversato, nel nostro caso la pentola in cui cuocere la pasta. ↩︎