C’è una stretta correlazione tra ricchezza e consumo di energia. I Paesi a basso reddito pro capite hanno bassi consumi di energia, e viceversa. Non si sfugge. Il grafico qui sotto è stato realizzato dall’European Environment Angency e mette in relazione queste due grandezze. La riga blu rappresenta una correlazione lineare: per ogni unità di energia aggiuntiva corrisponde una unità aggiuntiva di ricchezza.
Come si nota non è esattamente così: le nazioni appaiono ad occhio distribuite lungo una altra linea (quella verde) che identifica un aumento di ricchezza più che proporzionale all’aumento di energia consumata. Rispetto a questa linea sembrano “fare bene” (nel senso che a un determinato livello di ricchezza corrisponde un uso relativamente minore di energia) in particolare le nazioni europee e, tra queste l’Italia risulta particolarmente virtuosa, bisogna per una volta riconoscerlo… Il grafico tuttavia non tiene conto dell’energia incorporata nei beni importati (il cui rapporto di scambio economico non è sempre lineare e soprattutto rappresentativo di tale energia incorporata), per cui una parte del consumo di energia di paesi esportatori netti di energia incorporata come la Cina (ad esempio) dovrebbe essere messa in carico di Paesi importatori netti (come ad esempio l’Italia). Se lo facesse sarebbe probabilment eassai diverso e l’Italia (e l’Europa), che sono grandi importatori di energia incorporata nei beni prodotti in Cina sarebbero spostate verso l’alto…
Ad ogni modo è evidente la correlazione tra ricchezza (PIL) ed energia. Altrettanto dimostrata, come sappiamo, è la correlazione diretta tra consumo di energia ed emissioni climalteranti. Ne consegue che la grande sfida aperta è come rendere compatibile ricchezza ed ambiente o, in altre parole, un’economia basata sulla crescita economica (PIL), che prevede un elevato consumo di energia, con la tutela dell’ambiente. Nel caso poi (assai probabile) che tale compatibilità non sia possibile (o lo sia solo parzialmente), a un certo momento occorrerà decidere quale tra i due sacrificare. Con il sospetto che questa decisione sia già stata di fatto presa.