Le tradizionali plafoniere predisposte per le lampadine stanno progressivamente scomparendo dagli scaffali dei negozi, sostituite da lampade LED integrate “all in one”, disponibili nelle forme più varie.
I LED consumano molta meno elettricità rispetto alle lampadine a incandescenza: lo sappiamo da talmente tanti anni che probabilmente ci sono adolescenti che potrebbero non aver mai visto una lampadina ad incandescenza.
Tuttavia, la questione non riguarda più il confronto tra LED e incandescenza, bensì tra due diverse tipologie di soluzioni a LED. Sorge spontanea una domanda: cosa accade quando una lampada “all-in-one” smette di funzionare? Non potendo sostituire semplicemente la lampadina, occorre eliminare l’intero apparecchio — corpo, elettronica, diffusore e struttura estetica — oppure esistono alternative?
Ovviamente, almeno in teoria, è possibile richiedere ai produttori la sostituzione del componente difettoso, spesso il trasformatore. Ma per il produttore è sicuramente più conveniente la sostituzione alla riparazione e inoltre ogni modello è diverso, il componente può non essere disponibile e non è chiaro chi debba occuparsi della sostituzione. Una situazione legata anche all’applicazione della recente normativa europea sul diritto alla riparazione.
Dal 30 luglio 2024, infatti, è entrata in vigore la Direttiva (UE) 2024/1799, che riconosce ai consumatori il diritto alla riparazione dei prodotti. La legge impone ai produttori di offrire servizi di riparazione tempestivi ed economicamente accessibili anche per i prodotti fuori garanzia, oltre a fornire informazioni trasparenti sui diritti dei consumatori. Tra gli obblighi introdotti figurano:
la disponibilità di pezzi di ricambio per un periodo definito;
la progettazione dei prodotti in modo da consentire un facile smontaggio;
la messa a disposizione di istruzioni e informazioni tecniche per i riparatori professionisti.
Nonostante ciò, appare poco realistico pensare che un consumatore sia disposto a lasciare il proprio bagno al buio per giorni o settimane in attesa di un ricambio. Non a caso, un tempo si diceva “facile come cambiare una lampadina”.
Proviamo a confrontare due sistemi di dimensioni e peso simili:
1. Lampada LED integrata
Il LED, il driver elettronico e la struttura sono un tutt’uno. In caso di guasto occorre sostituire l’intero apparecchio.
2. Plafoniera con lampadina LED sostituibile
La struttura della plafoniera può essere conservata ed è sufficiente sostituire la sola lampadina quando necessario.
Consideriamo solo l’energia incorporata nella produzione (estrazione dei materiali, assemblaggio, imballaggio e trasporto fino al punto vendita).
Tipo lampada | Composizione | Peso stimato | Energia incorporata produzione (A1–A3) | Note |
---|---|---|---|---|
LED integrata | Corpo + LED + driver + diffusore | 0,5 kg | ~72 MJ ≈ 20 kWh | Tutto integrato, non sostituibile. Se si guasta, si butta via tutto. |
Plafoniera + lampadina LED | Corpo plafoniera + lampadina sostituibile | 0,4–0,5 kg corpo + 0,05 kg lampadina | Corpo: ~30 MJ ≈ 8,3 kWh Lampadina: ~35 MJ ≈ 9,7 kWh Totale: ~65 MJ ≈ 18 kWh | Corpo riutilizzabile, lampadina sostituibile. Riduce spreco di energia se il corpo dura molti anni. |
Fonte sulla CED di una lampadina LED
Nell’esempio abbiamo considerato una lampadina LED da 8W / 345 Lumen corrispondente ad una lampadina ad incandescenza da 40W. In termini di consumo significa che dopo 500 ore di uso (1,5 ore al giorno) la plafoniera LED diventa energeticamente più conveniente rispetto ad una lampadina ad incandescenza (preesistente). Sostituire una lampadina “tradizionale” con un sistema LED può quindi non essere vantaggioso in termini ambientali, a seconda delle circostanze (del modello d’uso), come abbiamo già sottolineato in altri ambiti come quelli dell’auto e degli involucri edilizi.
I LED fanno risparmiare elettricità durante l’uso. Ma se il design li rende non riparabili, l’impronta nascosta nella produzione diventa rilevante.
Sostituire prematuramente una lampada integrata significa sprecare circa il doppio delle risorse rispetto al semplice cambio di una lampadina.
La prossima volta che compriamo una lampada, chiediamoci: vogliamo davvero una luce per il bagno o un nostro ulteriore prossimo rifiuto elettronico?