Dichiararsi sostenibili: quando è meglio evitare

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Credits: Laurent Errera - Creative Commons 2.0

5 marzo 2024 351 parole

Secondo questo studio (ed altri), la produzione di una cannuccia in carta ha un e-costo di 26 Wh (più o meno l’energia che contiene la batteria del tuo cellulare quando è carico, per capirsi), contro gli 11 richiesti da una cannuccia in polietilene…meno della metà! Quindi dove sta il vantaggio? Da un punto di vista energetico semplicemente non c’è: una cannuccia in carta inquina più di una cannuccia in plastica in termini di emissioni climalteranti. Ma questo non dice tutto: la plastica si degrada nell’ambiente in tempi molto lunghi e fa danni rilevanti alla zoosfera (gli animali). Quindi se dal punto di vista delle emissioni gli oggetti monouso in plastica sono meglio di quelli in carta, non lo sono dal punto di vista dell’impatto sui biomi. Il tema è complesso e certamente quello che andrebbe evitato e combattuto è il concetto di monouso, che sia originato da materia prima o riciclata. Purtroppo le logiche sempre più stringenti di sicurezza alimentare e sanitaria non spingono certo in questa direzione: agli esercenti è attualmente vietato proporre zucchero ed altri articoli che non siano in confezioni monouso…un danno ambientale certo.

Quello che è anche certo è che, in ogni caso, sostituire la plastica con la carta nel servizio bar dell’aereoplano è, se non controproducente, in ogni caso sostanzialmente inutile: come abbiamo visto in un altro post l’energia richiesta per una tratta di 1000 km (ad esempio Torino-Madrid), richiede 300 kWh a passeggero per il solo carburante (ignorando l’energia incorporata in tutto il resto, aereo, personale, trasporti locali, etc.).

Un Airbus 320 della Vueling porta 180 passeggeri, se anche tutti prendono un caffè con bicchierino e cannuccia in plastica, cumulano un e-costo di 4,6 kWh, ovvero pari allo 0,0086% dell’e-costo complessivo del carburante richiesto dai passeggeri per andare a Madrid (54 MWh).

Non è il caso di sentirsi in pace con la propria coscienza quando si opta per un bicchierino di carta e le aziende dovrebbero fare più attenzione ai numeri in gioco e fidarsi meno degli addetti al marketing, così, anche solo per non rendersi tragicamente ridicole quando cercano di rappresentarsi come attente all’ambiente.

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