Carta igienica: quanta energia buttata nel cesso?

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9 aprile 2025 510 parole

Continuiamo i nostri approfondimenti sui consumi energetici nei prodotti di uso quotidiano. Si stima che ogni Italiano consumi circa 70 rotoli di carta igienica ogni anno. Questo è probabilmente uno dei tanti argomenti di cui ci si interroga poco: cerchiamo di attribuire un numero a questo consumo.
Useremo il metodo del Consumo Energetico Cumulativo (CED) per confrontare la carta igienica “vergine” con quella riciclata e quella da coltivazione di bambù.

La carta igienica tradizionale è principalmente prodotta utilizzando polpa di legno vergine. Il processo di produzione prevede varie fasi più o meno energivore:

  • la produzione della polpa di legno vergine richiede circa 6,5-7 kWh / kg, necessari per abbattere gli alberi, trasportare la materia prima e trasformarla in polpa tramite processi meccanici o chimici;
  • il processo di “pulping” in cui il legno viene sminuzzato e ridotto in fibre richiede 1,2-2,0 kWh / kg;
  • il processo di sbiancamento e raffinatura, per rendere il prodotto bianco e morbido, richiede circa 0,5-1,0 kWh / kg,
  • la trasformazione della polpa in fogli di carta che devono essere pressati e asciugati richiede 1,0-1,5 kWh / kg di carta.
  • Infine il taglio e avvolgimento dei rotoli di carta igienica richiede circa 0,2-0,4 kWh per kg.

L’energia incorporata in un rotolo di carta igienica da legno vergine (150 g a rotolo) è quindi pari a 1,62 kWh (di cui la materia prima pesa per 1,05 kWh e le fasi di produzione per 0,57 kWh)

La carta riciclata è una scelta più sostenibile rispetto alla polpa di legno vergine. Il processo di produzione richiede meno energia, poiché si evita la raccolta e la lavorazione del legno vergine (che, come abbiamo visto, pesa per i due terzi dell’energia incorporata) ma anche alcuni dei processi di lavorazione risultano meno energeticamente dispendiosi.
L’energia incorporata in rotolo di carta igienica da carta riciclata (sempre da 150g) è infatti pari a ~0,65 kWh, di cui 0,375 kWh per la materia prima (carta riciclata) e 0,275 kWh per le fasi di produzione, meno della metà rispetto alla carta vergine!

La carta in bamboo viene pubblicizzata come una alternativa più sostenibile rispetto alla carta tradizionale. Questo è parzialmente vero poiché il bambù cresce rapidamente e non richiede rimboschimento. Il valore di materia prima risulta circa di un terzo inferiore rispetto a quella da legno vergine, oltre ad esserci anche un piccolo risparmio nella fase di sbiancamento e raffinatura.
L’energia incorporata in rotolo di carta igienica da bambù è pari a 1,25 kWh, di cui la materia prima pesa per 0,75 kWh e le fasi di produzione per 0,5 kWh)

Sebbene il bambù abbia un consumo energetico inferiore rispetto alla carta vergine, la carta riciclata ha un costo energetico pari a circa la metà di quest’ultima!

Come puoi vedere qui sotto, il tuo consumo annuo di energia dedicato ad una piccola ma significativa attività quotidiana è tutt’altro che trascurabile. Nel caso di uso di carta vergine si arriva a 113,4 kWh, quasi il consumo medio di una lavatrice in un anno!

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Consumo di energia relativa all’uso di differenti di tipi di carta igienica (kWh, 70 rotoli/anno)