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Acqua in bottiglia vs. acqua del rubinetto: un ecosto 360 volte superiore!

kWh
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5 settembre 2023 591 parole

Come abbiamo già scritto in questo post, l’Italia è il primo paese consumatore di acque minerali in bottiglia in Europa e il secondo al mondo (dopo il Messico). Nel nostro paese sono presenti oltre 260 differenti marchi di acque che imbottigliano ogni anno oltre 13 miliardi di litri di acqua. L’Italia (diversamente dal Messico) è però anche uno dei Paesi al mondo con la più elevata qualità organolettica delle acque distribuite dalla rete idrica.

Da un punto di vista del costo energetico (quindi, continuiamo a ripetere, anche di quello ambientale), la scelta più sostenibile alle acque in bottiglia è certamente l’acqua della rete idrica. Certo anche questa non è comunque “egratuita”: il sistema di depurazione e di pompaggio, unitamente alla stessa rete idrica hanno un loro costo energetico sia d'investimento che di operazione e manutenzione, che tuttavia è relativamente basso: secondo i dati Ecoinvent un metro cubo d’acqua in Europa ha un ecosto di 2,02 kWh ovvero, 2 Wh al litro (0,002 kWh).

E l’acqua in bottiglia? Prendiamo a titolo esemplificativo una confezione da 6 bottiglie in PET da 1,5 litri di acqua S. Anna venduta a Torino. Lo stabilimento di produzione di S. Anna è a Vinadio (CN). Le linee di produzione sono moderne, dotate di robot sia per imbottigliamento e confezionamento sia per la logistica di magazzino (trasporto delle bottiglie e carico sui camion). Una volta sui camion vengono trasportate fino al magazzino hub (per consegne in prossimità) oppure fino alla stazione ferroviaria di Cuneo (per consegne più lontane). Nel caso di Torino i camion scaricano al magazzino hub di Borgaretto (Orbassano), da dove parte la distribuzione più capillare nella città. Ipotizzando di acquistare un pacco d’acqua da 6 bottiglie da 1,5 litri presso il Carrefour di C.so Grosseto, il suo ecosto è di circa 6,5 kWh. Tuttavia 5,5 kWh vengono spesi per la sola produzione e logistica della bottiglie in PET (dato agribalyse) e solo circa 1 kWh per la logistica ed il costo energetico di produzione!

Un nucleo familiare di 4 persone che bevono in media 4 litri al giorno d’acqua consuma 1.000 kWh di energia all’anno, circa metà del consumo medio di elettricità in bolletta…

VoceConsumatorekWh
Carico su camion di 17.000 bottiglie tramite muletti a vinadioMuletti elettrici, efficienza 80%87
Trasporto da Vinadio a Borgaretto (135 km)Camion autoarticolato a pieno carico (3 km/litro)450
Trasporto al punto vendita (26 km)Furgone (10 km/litro, 1.200 bottiglie)87
Ammortamento energetico veicoli e infrastrutture + energia consumata per imbottigliamento, etichettatura, confezionamento, servizi, etc.stabilimento di produzione, veicoli per il trasporto0,07 (forfait, a bottiglia)

Ne consegue che il costo energetico (impatto ambientale) di un litro di acqua in bottiglia di PET (ricordiamo, al netto del problema dei rifiuti), è più di 360 volte quello dell’acqua del rubinetto!!!

Se i dati sono questi lo sforzo fatto da produttori quali S. Anna per favorire un trasporto a basso impatto ambientale per via ferroviaria, utilizzando veicoli elettrici per la logistica di magazzino o veicoli a LGN su strada, è tanto meritorio quanto sostanzialmente irrilevante, poichè incide su una quota minoritaria dell’impatto ambientale del prodotto. Quando si usano i numeri la realtà appare spesso diversa da come viene percepita…

In Italia vengono buttate ogni anno circa 9 miliardi di bottiglie di PET, di cui solo una minima parte viene riciclata (processo che comunque ha anch’esso un costo energetico quindi ambientale), ovvero viene sprecata (al netto del danno ambientale) una quantità di energia incorporata di circa 8.000 GWh: pari circa alla produzione di energia elettrica annua di una centrale nucleare.